PARIDE LEPORACE
Venticinque anni fa veniva ucciso dalla mafia il capo della sezione catturandi della Squadra Mobile, Beppe Montana. Aveva appena 34 anni. Era il 28 luglio 1985. I killer lo sorpresero sul molo di Porticello dove custodiva la sua barca. Ormai definitive le condanne all’ergastolo, tra gli altri, per Totò Riina, Michele Greco, Francesco Madonia, Bernardo Provenzano e Bernardo Brusca. Montana era considerato un cacciatore infallibile di latitanti, una spina nel fianco della mafia. Per questo qualcuno gli aveva affibiato il nomignolo «Serpico». Poco prima di essere ucciso si era distinto per un’irruzione a Buonfornello, con l’arresto di personaggi di spicco di Cosa nostra. A condurre le indagini sulla sua morte fu Ninni Cassarà, ucciso pochi giorni dopo, il 6 agosto, insieme all’agente Roberto Antiochia.