Premessa: è sacrosanto o no pretendere la massima trasparenza in un progetto che prevede ingenti investimenti e destinato a modificare profondamente il tessuto socio-economico di un territorio? La risposta, a Partinico, non è così scontata. La mega operazione Policentro, il centro commerciale dei sogni voluto da Lino Iemi e tenacemente sponsorizzato dal sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, dopo un percorso a ostacoli durato anni, è approdato lo scorso 29 giugno in consiglio comunale fortemente ridimensionato, facendo sorgere più di un dubbio sulle reali finalità dei suoi artefici. Per capirne di più Libera Mente ha scavato a fondo nella composizione societaria di Policentro Daunia srl, creata per la costruzione e la gestione del grande insediamento di contrada Margi, e la fotografia che se ne ricava non lascia presagire niente di buono. Dalle carte ufficiali, di pubblica consultazione, emergono blindatissime società fiduciarie con sedi all’estero, imprenditori, professionisti e referenti politici locali, finanzieri con uffici a Manhattan e un interrogativo di fondo: siamo di fronte a un potenziale strumento di sviluppo per un territorio economicamente asfittico o ad una pura speculazione finanziaria di un variegato comitato d’affari? La questione è cruciale e mette in primo piano un magma indistinto tra controllori e controllati, politica e imprenditoria, professionisti e investitori invisibili. Continua a leggere
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